Sezione A: Poesia in lingua italiana a tema libero. Si partecipa con una sola poesia della lunghezza massima di 40 versi.
Sezione B: Poesia in lingua italiana a tema “La Pace”. Si partecipa con una sola poesia della lunghezza massima di 40 versi. La Pace, per quanto possa sembrare un’utopia, deve comunque rappresentare il nostro orizzonte sociale e culturale, una meta verso la quale tendere e orientare tutto il nostro vissuto quotidiano, le nostre azioni e i nostri comportamenti, nella consapevolezza che ognuno di noi può essere un “segno di pace”, come ci ha insegnato Sant’Agostino. Pace non è solamente assenza di guerra, ma anche rispetto dei diritti umani, rispetto per le persone, giustizia sociale, uguaglianza di diritti. La Pace, dunque, è un argomento vitale per il futuro dell’umanità e pertanto richiede che su di essa vengano realizzati opportuni percorsi di “Educazione”, a partire dalla Scuola. Noi lo facciamo attraverso la Poesia, come strumento di dialogo e forma espressiva che avvicina le persone e i popoli, nel solco dell’esortazione di san Francesco da Paola “Amate la Pace, il tesoro più prezioso dei popoli”.
Sezione C – Narrativa (Antropologia): Racconti brevi e Prosa poetica a tema antropologico “I luoghi dell’anima”. Si partecipa con un “Componimento” contenuto in 6 mila battute massimo, spazi compresi. L’idea di “Luoghi dell’anima”, in senso antropologico, si riferisce a spazi o luoghi che assumono un significato speciale e profondo per gli individui e le comunità, andando oltre la loro semplice fruizione materiale. Questi luoghi possono essere associati a emozioni, ricordi, pratiche culturali, credenze popolari e religiose o identità collettive (Luoghi sacri e religiosi, Luoghi della memoria collettiva, Luoghi sociali e di comunità, Luoghi personali e intimi, Luoghi della natura…). Dal punto di vista antropologico, i “Luoghi dell’anima” rivelano molto sulla cultura, le pratiche rituali, le credenze e le identità di un gruppo o di una comunità. Gli antropologi, infatti, studiano come questi luoghi vengono percepiti, utilizzati e valorizzati, e come essi contribuiscono a formare il senso di appartenenza e l’identità socio-culturale delle persone. Inoltre, la trasformazione e la conservazione di questi luoghi possono riflettere dinamiche di potere, cambiamenti culturali e sociali della comunità. In sintesi, i luoghi dell’anima sono un’intersezione tra spazio fisico e significato simbolico, un concetto che riflette la profondità delle connessioni umane con l’ambiente circostante e con le proprie esperienze sociali, culturali e personali. I “Luoghi dell’anima” in senso antropologico, dunque, sono strettamente connessi al territorio ed alla comunità; all’identità di valori sociali e culturali; alle pratiche della tradizione popolare e religiosa; ai tratti storici, paesaggistici e ambientali di un territorio e di una comunità.