Socc’mel… che sfiga!
Appena conclusa la seconda edizione del concorso Socc’mel, ed ecco che, a onore del detto “Non c’è due senza tre”, arriviamo puntuali a diffondere il bando per la terza edizione, questa volta dedicata alla sfiga.
Di sicuro, i bolognesi che ci leggono stanno già ridendo. Già, la sfiga, per noi, è la sfortuna. Chiariamo subito un aspetto: forse, chi non è di Bologna, o a Bologna non ha mai vissuto, può rimanere un po’ perplesso davanti alla nostra propensione a ridere della sfortuna.
Nonostante il termine, per noi il termine “sfortuna” non sta a indicare qualcosa di maligno che ci perseguita e da combattere a suon di amuleti e sale sciolto. No, per noi “sfiga” è la nostrana legge di Murphy, l’imponderabile spirito del contrario che si nasconde dietro ogni nostro progetto o ogni nostra azione.
“I man cunsegnè la machina nova, sobet al cev dentr’à un tumbein” (Mi avevano appena consegnato la macchina nuova, e subito le chiavi mi sono cadute in un tombino) recita Andrea Mingardi, in una indimenticabile canzone dedicata alla sfiga.
Chi non ha un episodio tragicomico da raccontare, vero o inventato, da ambientare a Bologna o da far narrare a un bolognese “in trasferta” fuori città, con una sfiga che ci ha travolti come una valanga, ma che a sua volta possiamo travolgere con una gigantesca risata?